A sfida di dotte diagnosi,
infine ci sarò,
o dolce Primavera!
Quindi, mia cara, affrettati,
fatti vedere, spogliati,
danza sui prati nuda,
spargi i tuoi dolci fluidi
e nasceranno fiori.
Dammi l’ebbrezza orgiastica
che mi negai un tempo,
restando mezza casta
nei caldi pleniluni
delle mie antiche ore!
Te ne farai qualcosa
di una baccante vecchia
col piede nella fossa?
Non ridere di me:
Io voglio ancor amore!
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