Piogge equinoziali elidono
molecole di tempo stagionali.
Che cosa c’è da celebrare?
Non certo dei caduti nei fanghi
della storia, è solamente
un notevole giorno per il sole.
Come uno scalatore in ascesa,
è giunto allo Zenit dell’equatore,
un punto notevole geograficamente
anche per l’astronomo cultore.
Per il resto, non significa niente.
Qui lo dico e qui lo nego.
Perché è un giorno importante,
è così che si avvera il destino.
Il sole si avvita come un tralcio di vite
intorno al suo palo siderale,
finché arriverà a Vega.
E la Terra trascina, che gli corre intorno
girando su se stessa, pazza trottolina.
La terra dunque ascende, ascende
mentre gira intorno alla sua stella
e su se stessa, incurante
del suo gravido ventre umano
che s’affanna. E ci trascina.
Tutto dunque va dove deve andare,
questo è il senso equinoziale,
che è un nonsenso che ci affida
alla terribile necessità di andare.
ovvero ad un unico fato universale.
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