Una sublime illimitata
costanza del dolore
che mi trapassa l’anima,
con un ricamo fragile
di sentimenti offesi
e strane tenerezze
del tutto irrinunciabili
e fili in seta e lacrime…
Amare il mio carnefice
pare l’unica via,
sentirmi ancora dentro
quell’ago tutto d’oro
sottile ed implacabile,
per me l’incomparabile…
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