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Povera domenica

By Poesia 2 Comments

Suona il salterio

questo piccolo vento,

sezionando in cristalli

un freddissimo cielo

in splendori d’aprile,

anomalie di silenzio

ovattando le orecchie

sempre tese a captare

il rumore normale

della vita che va.

Non ci sono gabbiani,

tace il tetto ed al suolo

solo asfalto e abbandono.

La domenica qui

pare proprio un deserto,

non importa per quanto

la campana del duomo

ha chiamato e chiamato

le sopite virtù

di una fede ormai morta,

di una Pasqua che fu.

Ma qualcosa si muove,

rattrappito dal gelo,

stracci sporchi sciorina

un risveglio a fatica,

sotto il portico scuro,

sulla panca di pietra,

sui gradini maestosi

dell’ufficio postale.

L’ungherese sta bene,

gli altri ancora non so.

 

Alba in casa

By Poesia 4 Comments

Il gabbiano

Cromatismi esposti

di un’alba artificiale…

Dio, come mi manca

di poterti amare!

Un gabbiano intanto,

sentinella del grigio,

si riposa sul tetto

dal dover volare…

Fuori il gelido inverno

si colora di pioggia,

ma la casa ripara

e consuma i ricordi

in oppiacei piaceri

e tepori tranquilli,

falsa, onesta, virtuosa.

Bufera

By Poesia No Comments

banderuola

La prossima volta

che mi affido

alla speranza

io so già

che cosa dovrò fare:

o bere ad una ad una

le mie lacrime

o lasciarmi

amaramente

affogare.

Sai quel vento nuovo,

amore,

che sembrava la brezza

della nostra buona sorte?

Ecco, stanotte

si è infuriato

e ha troncato

la vecchia banderuola.

Più non gira il gallo

sul culmine del tetto

né più canta, tanto

non aveva mai cantato.

Bufera su di me,

solo bufera….

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