Giochi di tende
disegna il vento
sulle pareti
gioiosamente
e bioccoli porta
di odore di tiglio
mentre racconta
la primavera.
Ora il mio cielo
è in questa stanza
e la speranza
una dolce chimera.
Giochi di tende
disegna il vento
sulle pareti
gioiosamente
e bioccoli porta
di odore di tiglio
mentre racconta
la primavera.
Ora il mio cielo
è in questa stanza
e la speranza
una dolce chimera.
L’alba tarda
in cucina
ogni giorno di più.
Mi fa male al cuore
aprire le tende
e non vederla più,
al suo posto la notte
è sdraiata sui tetti.
Fra sei minuti, lo so,
alle sette e zero sei,
ritornerebbe,
e il sole con lei,
se però non piovesse
nel grigio uniforme
di un cielo irreale.
Fra poche ore
sarà l’equinozio,
il tempo si adegua
e rotola il tuono,
come se fosse
campana del duomo.
Durerà il giorno
quel tanto che deve,
dodici ore o poco di più.
C’è un mesto colore,
il piombo d’autunno
e mesto è l’odore
di marcio del tiglio
e poi da domani
il giorno si scorcia,
Persefone sposa
va sempre più giù…
Auguro a tutti un felicissimo Autunno!
Apriamo queste lunghe
tende sintetiche
al suono delle campane
e all’aria vespertina
che, dopo una giornata
lunga calda estenuata
con la corsa urgente
dal dentista a trapanare
un dente pazzo
da devitalizzare,
ecco, vuole entrare.
Apriamo all’aria fresca
che ci vuole consolare…
E mi farò la doccia,
e mi vestirò da figa
e uscirò stasera
tutta truccata,
smokey eyes,
e mangerò la pizza,
masticando a destra
perché a sinistra
ho ancora male
e mi esce dalla bocca
un odore intenso
di medicinale.
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