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Incubo apocalittico non necessariamente predittivo

By Poesia 4 Comments

Squassata dentro

dalla troppa violenza

del vento furioso

alle porte del tempio,

vinta dalla sfida del figlio

ancor prima di giocare…

Su ginocchia di marmo

crolla la cattedrale,

le vetrate librandosi

in colori taglienti

come folli farfalle

in volo absidale.

Si genuflettono le scale,

pendono i Serafini

dalle volte a crociera,

sesquialati pipistrelli

in bozzoli regali.

Rutilanti Troni vorticano,

divino ardore

di ocelli inquietanti

in sé manifestando.

Quanta ira ci fu, ci sarà

o forse c’è proprio ora?

Con la Geenna che divora

il mondo esterno reale,

grande inceneritore

per i miseri nudi corpi

mangiati dalla lebbra epocale,

i morti senza colpa,

ma anche i pessimi, a volte.

Fugge, ma non si puoi rifugiare,

non fuori dal regno, non dentro,

il profeta, pellegrino infedele

 

Per illustrare la mia poesia  ho avuto il privilegio di accedere allo squisito originale di un bozzetto di vetrata di cattedrale, opera inedita dell’artista livornese Athos Rogero Natali, (1881/1975) pittore, scenografo e ideatore ed esecutore di vetrate artistiche istoriate

 

Equinozio di primavera 2018

By Poesia 7 Comments

Kukulkan

Kukulkan striscia
con le tue sacre spire
appari al sole

Suona il tuo tempio
dei canti degli uccelli
è primavera

In questo giorno
è tornata la vita
sacro equinozio

Per celebrare il primo giorno di primavera, dedico questa mia catena di tre Haiku alla memoria del dio Maya Kukulkan, (letteralmente “serpente piumato”) la cui ombra, in occasione dei due equinozi, evocata dal sole, striscia per alcuni istanti lungo la parete nord della splendida piramide anticamente eretta in suo onore, ora nota come El Castillo, sita nella località archeologica di Chichén Itzá (penisola dello Yucatan, Messico).
Il monumento è noto anche per i suoi effetti sonori: salendo i gradini si sente un rumore di pioggia, mentre, battendo le mani, si odono canti di uccelli (e a questo curioso fatto allude il secondo haiku.)

Buona primavera a tutti!

Piccole icone (il vero matrimonio)

By Poesia, Senza categoria No Comments

icone

Il vero matrimonio fu celebrato un giorno,

non mi ricordo quando, ma c’era il sole e tanto,

almeno quello dentro. Non mi ricordo dove,

ma certo fu sul mare, quel piccolo paese…

Il tempio, una vetrina, di quelle fatte specchio.

Tu fosti il celebrante, e questo il breve rito,

guardandoci riflessi, dicesti col sorriso:

“Siamo una bella coppia e avremo due bambini.”

Espressi il mio consenso, scandendo loro nomi,

anzi, per il maschietto, lo pronunciammo insieme,

per la bambina, invece, lo dissi solo io.

Poi ci baciammo un poco, scambiandoci il respiro.

Stringendoci la mano, lasciammo quella chiesa,

e intraprendemmo un viaggio che più non è finito.

Edmond Dantès

By Poesia 5 Comments

Elefante di notte

Tutte le speranze

trattenute dentro

per tanto di quel tempo

come una gravidanza

d’elefante lento

che ti pare di scoppiare

e così tanta vita in corpo

che la piccola esca

di un giorno di sole

la potrebbe brillare

e la pazienza di un saggio

invecchiato in un tempio

per poter aspettare.

che giunga il momento…

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