Spremuto il cuore
fino all’ultima goccia,
povero agrume rosso,
ridotto pelle e buccia,
-almeno è passato
il tempo dell’attesa-
svenato di speranza
or giace nella sera.
Si sdraia il deserto
di un opaco tramonto
spatolato dal vento
sul muro di casa
a inventare la mica
di pallide stelle
e il viscere esposto
della mia delusione
continua a pulsare,
ma sempre più piano.
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