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Rientra cantando/un mattino senile/nel vaso sbilenco/dei giorni finiti…

By Poesia 3 Comments

Perché, mi domando,

quel vecchio era lieto?

Garrivano intanto

rottami nel vento,

di navi sfinite,

bizzarre polente,

ma molto tornite.

Era solo un poeta

che, come è costume,

un po’ delirava,

parlando di rondini

e fiati d’aprile.

Noi scettici, intanto,

tremavamo nel manto.

Il sole d’inverno

pareva cristallo,

cantava d’argento,

però trafiggendo

la mano grinzosa

e lentigginosa

del vate inquietante

che, benedicendo

ora questo ora quello,

invocava la pasqua

stillando il suo sangue

di povero agnello.

(Dedicata ai poeti, che al primo sole d’inverno, cantano la primavera e ci credono pure.)

 

 

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