Geometrie da cortile,
minimalist squalor,
stile ed eccessi
di solitudine.
Intonaci grigi,
uno squillo di giallo,
un tubo che scende
e si porta laggiù.
L’orizzonte che stenta
fra ringhiere e camini ,
mentre un cielo di nebbia
si distende lassù.
E questo silenzio
di ovatta pesante,
il mio cerchio alla testa,
santità umana
di chi presto si desta
ed è senza virtù.
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