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La molla

By Poesia 6 Comments

Poi un giorno

mi si è rotto il cuore,

quello destro,

dice il mio dottore.

Io sento solo la fatica

persino di sognare.

E poi c’è quella molla,

troppo lunga

nel passo delle spire,

che non si è più riavvolta

a forza di caricare.

Io soltanto la vedo

e la posso toccare.

Sapessi come pende

verso il ventre

da uno squarcio

immateriale,

chirurgicamente inferto

dalla pietà e dall’amore

ogni dannata volta

che ti vedo soffrire!

 

C35

By Poesia No Comments

Chi ha ferito Kundalini?

Ora la mia schiena è quasi morta,

e il bel serpente addormentato e fiero

che conteneva le spire nel mio corpo

giace ora fra orribili spasmi,

prigioniero d’un giogo di ferro,

umiliato l’anelito eterno…

 

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