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Ubriaca d’infinito

By Poesia No Comments

Io triste

per questo scivolare via dei giorni,

sapendo di mattina le ore fino a sera.

Che importa se si è fatta l’aria lieve

e sotto la città sferraglia greve?

Signora di una casa che è prigione

mi avvito sui miei spazi e mi ci inchiodo

e il sangue scorre piano fino ai piedi…

Madonna di un altare senza santi

intercedo presso me per sopportarmi

e immenso canta da sparuti mantici

quell’organo dai sogni reso grande

che sfonda con le canne tutto il cielo,

visione di etilismo condiviso…

 

Avanzi di un’antica passione (lipogramma in R)

By Poesia 2 Comments

Senza di te, le tue piccole abitudini

a volte così moleste, ma così tue,

il tuo passo dolcemente claudicante,

io non vivo più, mio dinamico peluche,

caldo mite animale.

Tu mi disegni la casa,

i suoi spazi con invisibili segnali,

sei qua, sei stato là, tu ci sei

anche quando te ne vai.

Non mi lasci mai, ti odio a volte,

quando ambiguamente non sai

se mi ami o non mi hai amato mai.

Ma menti, io so che menti,

me lo dice la tua mano che intanto

mi tocca come se con le dita

mi baciasse tutta e non mi lascia scampo.

Mi mangi, ti mangio,

stiamo al caldo insieme in questo letto

cui la vita scivola sotto

e tutto il bene e tutto il male

è insieme unico e banale.

 

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