
Quando sto male
io lo guardo e mi dico:
“Sarà ora di cambiare!”
Or è vent’anni
e sembra ieri…
Il mio avatar
è un fortunato scatto
in pieno controluce
ed è il ritratto vero
di un’ostinata grazia,
il permanere in me
di una bellezza
che non temeva gli anni.
Oh quanto fu vero!
Era la mia anima scura
di poeta con la piega amara
e le farfalle dentro il cuore
e nei piedi la voglia
disillusa di danzare.
Ora che, appesantita
(sempre più bianca
la mia faccia di luna,
gli occhi ancora belli,
ma col tramonto impresso
come un velo di bruma)
somiglio a una falena
polverosa, il mio volo
sfarinato fa rumore…
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