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Eternità senza Giudizio

By Poesia 2 Comments

Twins Bar di  Navacchio                                                                                        Foto di Silvia Cavalieri

 

Ci sarà un cielo pieno di fiori,

come quando la *dea vide il mondo

e lo volle tenere per sé.

Porteremo vestiti sottili,

per andare correndo sul mare

e volare nell’aria leggeri

e saremo belli per tutti,

pur essendo gli stessi di ieri

e la morte starà chiusa in un posto,

senza avere potere sul tempo

e vivremo così lietamente

che vorremo durasse per sempre.

 

*Mi riferisco qui alla dea del film “Dio esiste e vive a Bruxelles.”

 

Povertà d’amore

By Poesia No Comments

Tristissima di povertà non sonora

-non mi lamento, non piango, non racconto-

mi sfogo sull’eczema di un braccio e poi mi fermo.

perché il sangue romperebbe il segreto.

E mi vedo sul greto del torrente di Albenga,

quando ancora non sapevo niente di niente

e per questo speravo e ridevo ed ero il re

del mio piccolo mondo, che confinava col mai

e col sempre, per quanto vicina io ero alla nascita

e lontana, lontana dalla mia morte. Eppure

qualcosa intuivo, quando la sera vorace

si mangiava la mamma, se nessuno accendeva

la luce di casa e il suo bel viso un po’ triste

splendeva nel bagliore inquietante dei lampi

e, in fondo in fondo, la Gallinara era nera,

o quando la mite oca bianca delle rive del Centa,

senza volere, mi feriva con la lingua coperta di denti

se con la piccola mano le davo il mangiare

e io ci rimanevo molto male… Perché mi morde?

Così adesso sono tale e quale a quel tempo

e, da dentro il cuore, esigerei esser nutrita

d’ amore e mi vergogno, lo so che non va bene,

ma vorrei averne almeno quanto ne ho dato.

Pareggiare, in questa maremma amara di ora,

quasi tutti i conti e, posta la mummia semiviva,

l’indegna quiete in cui mi trovo bendata adesso,

sul letto di tutte le sere, morire finalmente d’amore.

 

I denti da latte

By Poesia 2 Comments

fuori-dal-cuore

Eliminati dal culto

i miei ricordini,

ovverosia le lettere

e i biglietti d’auguri

dal vecchio comodino,

i denti da latte

di mio figlio bambino,

il mio gruppo Rh

su un cartoncino,

le poesie notturne

su un libriccino,

apro ai cieli del vento

le finestre del cuore

e prendo il respiro

e trovo lo spazio

per il presente,

per voi come siete,

magnifica gente,

amori miei cari,

che siete il mio ieri,

il mio oggi, il mio sempre.

Oltre agli antipodi

By Poesia No Comments

tramonto con volo

Di nuovo fortissima

la tentazione

di allontanare  la sera,

ma non so come fare.

Ascolto i merli cantare,

così liberi apparentemente,

così legati alle cure del nido,

covare, imbeccare…

Ah, se avessi le ali

volerei contro il tempo

da oriente a occidente

per sempre e per sempre,

fino a rinascere ancora.

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