Io sono spugnosa.
Assorbo i disagi,
assorbo il dolore.
Io sono porosa,
ma non secernente,
nemmeno ho imparato
a filtrare i liquori
del pianto d’altrui
e vivo una vita
ubriaca d’affanni,
attese e tremori.
Seccami, o sole!
Asciuga quei pianti!
Strizzami forte,
bizzarro destino,
ch’io possa assorbire,
ma senza soffrire!
E poi, disseccata,
di nuovo guarire
i malanni dei cuori
e di nuovo gonfiare…
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