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Capodanno degli ultimi

By Poesia 2 Comments

solo

Non ho voglia

di essere felice

con questo tempo

che va

nella voragine del nulla

secondo  su secondo

precipitando. Diffondo

il taedium vitae tremendo

in giro per i bar

direttamente dal cuore

il fiato del mio male

alitando.

Scellerato perlage

gustando

di routine e dolore,

l’amaro nel fondo

tutto da esplorare,

la rotondità della sfida,

la fierezza dei negletti,

la resilienza, la libertà.

I tre giorni di libeccio che vinsero la mia resilienza

By Poesia 3 Comments

libeccio

Dicono che quando il tempo

passa da una stagione all’altra

chi di solito soffre il vivere a vita

senta ancora più forte il gravame

della sua lunga condanna a morte.

Io non so se sono malata, ma il vento,

quello lungo dei tre giorni di tormento,

che porta in grembo il mutamento,

mi scaglia l’anima sui cornicioni

e la sfida ad affacciarsi, poveretta,

alla profondità degli orizzonti.

Intanto fa fuggire dalla stia dorata

un’implume voglia di vittoria armata

e mi lascia vuota sola disperata.

Nove mesi e mai morire (il mio segno)

By Poesia 2 Comments

scorpione firmato

Già sistemato.

Quando finirà settembre,

la gravidanza dell’anno

partorirà l’autunno

grinzoso di vecchiaia

più che di immaturità

fetale e a novembre

nascerò io, animale

melanconico e mortale

che  solifugo risorge

dalla resilienza scorpionale.

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