Tu, acquerellista ansioso,
che non ti godi l’attimo del cielo
che sotto il pennello nasce e il tuo mondo,
che fiorisce di monti o grattacieli
a tua esclusiva discrezione, rallenta,
ti prego! Lo sai che dipingi
come se non ci fosse un domani?
Non ti piace giocare con i veli formati
dall’acqua che al colore si sposa?
È la stessa materia dei tuoi mari,
e di quelli di dio, nel giorno della creazione.
Nota: L’immagine che ho scelto per illustrare la poesia è una mia fotografia di un acquerello di Riccardo Scarpellini, una vera anteprima ancora umida, che qui presento con grande piacere.
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