Indice, giudice,
strega profana,
gatti, tisane,
falsi tabù.
Salsapariglia,
schiocchi di frusta,
pietre, foreste,
salti all’ingiù.
Orridi abissi,
zampe di ragni,
zolfo e saggina,
esauste virtù…
Indice, giudice,
strega profana,
gatti, tisane,
falsi tabù.
Salsapariglia,
schiocchi di frusta,
pietre, foreste,
salti all’ingiù.
Orridi abissi,
zampe di ragni,
zolfo e saggina,
esauste virtù…
Ichirogamaim.
Trascinatemi là, per favore
quando mi rotolerò per terra
gemendo di dolore.
Ve lo chiedo da adesso
perché, dopo,
non saprò più parlare.
E dovrete far presto
prima che mi perda
nel silenzioso orrore
di una quieta follia.
Non abbiate paura.
Diventerò una piccola cosa,
una spazzola per vestiti
con le setole grigie
abitate da ragni neri.
Così infetta sarà la mia mente,
così infetti i pensieri.
Nel mio sangue infermo
raccolto in una zuppiera
caritatevole
di plastica verde
galleggerò quietamente.
O diventerò un gomitolo
di lana usata rossa
che più non si dipana
in pensieri.
Troppo infeltrita la mente,
troppo infeltrita la vita…
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