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Strix (gioco in R, prima che il caldo distrugga le ultime cellule cerebrali)

By Poesia No Comments

Rime ritmate

da vergini vorticanti,

per preghiera rotanti,

mentre rapsodi

ricuciono versi

per tramandare

sacre orali orazioni

ai posteri adoranti.

Serti, corone di fiori

stringono roride fronti,

strigili tergono

sudori e tormenti.

Trilla ternaria lirica

citaredo centenario

originario di Agrigento.

Strigi notturne gridano

ricantando la storia

di Agrios e Oreios

tremenda…

 

 

 

La chiesa

By Poesia, Senza categoria No Comments

Solo un blando riflesso

di chiesa sfumata

in una vetrata a specchio.

Dilavamento di sabbia e di vento

con quel tanto di pioggia,

ma solo d’inverno.

Nessun rimpianto.

Eppure, al bar qui di fronte,

con un caffè in mano,

per sorbire le ore,

che son sempre più lente

quanto più l’età avanza,

c’è una donna seduta

con l’anima in mano

che guarda e riguarda

la cupola azzurra

nella lieve prigione

di chiaro cristallo

e giochi astratti dei raggi

del sole a settembre

e si domanda

se adesso sta meglio,

che più non si stona

con inni e preghiere,

pentimenti, peccati,

perdoni e campane

per sognare l’eterno, il dopo

beato. O se era più bello

temere l’inferno

che attendere, invece.

l’istante più odiato,

quell’attimo prima

dell’essere stato.

 

 

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