E adesso cosa faccio?
Dormite tutti in casa,
sdraiati dentro i sogni
coi visi sdolcinati
di grossi cherubini.
Persino il cagnolino,
da quanto è rilassato,
mi pare uno zerbino
senz’ossa e volontà.
E io vorrei, ma tanto,
avere un buon caffè,
e cereali dolci
con il mio latte freddo,
i ponti in carità
per transitare sveglia
dal sonno alla realtà
e sopportare meglio
quello che mi accadrà.
Io amo l’open space,
salvo che in certi giorni,
quando non c’è la sveglia
perché non si lavora
e l’ ospite contento
poltrisce a sazietà…
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