Fra tre giorni sarà un mese
che abitano con me
due Phalaenopsis.
Portano entrambe
sugli steli scuri
un’agile cascata
di farfalle bianche
incapaci di volare
se non nell’atto
finale del cadere.
Dico loro ad ogni sguardo
che mi fanno contenta
senza gridare profumi,
nel totale silenzio,
imitando di Buddha,
cui porgono omaggio
dal ripiano inferiore
della credenza di legno,
la tensione al Nirvana
che già egli contempla.
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