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A Lanzarote

By Poesia No Comments

A Lanzarote firmata

Il mio corpo

non può dare ancora molto

e a Lanzarote morirò.

Amami adesso

anche se fa caldo.

Grilli zanzare afa sonno dolore.

Accendi ancora

la mia stella cadente

nel silenzio interrotto

della notte d’agosto.

Copri il mio corpo

con le ali fresche dell’amore.

Grilli zanzare afa sonno morte.

 

Pavane

By Poesia 2 Comments

fantasmame

Non so se finirò questa notte

troppi fantasmi mi vengono a trovare…

L’ossessione del pianoforte

quattro note quattro quarti

per un accordo maggiore

e sopra il miagolio del dolore

i suoi trilli disperati

i sospiri della morte.

Svegliati amore e sposa la mia anima

prima che il respiro del sonno la possieda

pettinami i capelli neri di paura

con i violini delle tue dita esperte

ferma questa grottesca marcia nuziale

sfatta di putrefazione ed ossa sparse

che mi fa esplodere la testa

posami le mani fresche sulle tempie

riscatta il mio respiro prigioniero

bacia la mia vita, falla ritornare…

 

Grida

By Poesia No Comments

 

 

IMG_1850_Fotor

Ho visto lottare in volo

aironi e gabbiani, ieri.

Belli, alteri, grandi volatori,

crudeli, fieri. Così pronti

a ferire a morte con la morte

la serenità dei cieli.

Supplica baudelairiana

By Poesia No Comments

internochiesacomofantasmatica

 

Ah! Insensata Brigitta

che hai fatto lo sgambetto alla tua vita

e sei finita giù, giù, giù.

Potesse risvegliarti il lieve tocco

delle dita di tua madre

che t’accarezzano il viso di cera,

falene disperate!

La senti come piange?

Ti ha amato. Le manchi.

Ah! La morte, bestia impudica

che leccava il tuo sangue,

china sull’asfalto bagnato.

Godeva. E rideva, rideva. Che iena!

Sapessi quanta folla hai radunato

nella piazza dell’ultimo teatro.

Bella gente! Sfaccendati, curiosi, morbosi.

Un successo. Qualcuno ha vomitato.

Ma adesso, sorgi dal lettino di marmo!

Troppo stretto per te, troppo freddo.

Sarà lunga la notte all’obitorio,

in mezzo a quei due vecchi stecchiti

con gli abiti neri ammuffiti.

Senza Bobo, l’orsacchiotto lilla

con le orecchie rosa consumate.

E tu sei bella nel vestito lungo bianco,

ricoperta di fiori. Sembri la Primavera.

Dai! Stringi la mano di tuo padre

che ti aiuta ad alzarti.

Lo so. Quel giorno aveva fretta

e non ti ha voluto ascoltare.

Però, oggi, il tempo l’ha trovato.

Brigitta, perché l’hai fatto?

Per un misero bacio del perdono

che troppo ti è mancato?

Su, non essere cattiva.

Tra poco se ne andranno.

Torna a casa con loro.

Li senti come piangono?

Sono pronta a giurarlo:

li hai puniti abbastanza.

 

 

 

Come sarà

By Poesia No Comments

angelostellatofirmato

Danze mutate in volo

Tutte le città di notte

Tu che non mi vuoi amare

Calzini corti rosa

Sandali di suede nero

Mi parla un uomo bleso

Il mio dottore non mi cura

Stradina senza sbocco

Muri di pietra grigia

Mazzi di rose rosse

Com’è vicina l’alba

Tetti sporgenti acuti

Angeli di marmo in alto

Alla fine dei tempi

By Poesia 11 Comments

 

laghettoRiccardodue

… Sbocceranno come gemme

nuovi denti molto bianchi

e dal mucchio polveroso

delle ossa stanche infrante

cresceranno snelle gambe

fatte apposta per le danze.

Alla nuova carne rosea

generata sulle spalle

chiome lunghe color d’oro

languidissime carezze

oscillando porgeranno

e sorrisi animeranno

il bel volto rispecchiato

nel laghetto appena nato

sulla soglia del sacello.

Un bellissimo racconto

al mio cuore disperato…

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