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La molla

By Poesia 6 Comments

Poi un giorno

mi si è rotto il cuore,

quello destro,

dice il mio dottore.

Io sento solo la fatica

persino di sognare.

E poi c’è quella molla,

troppo lunga

nel passo delle spire,

che non si è più riavvolta

a forza di caricare.

Io soltanto la vedo

e la posso toccare.

Sapessi come pende

verso il ventre

da uno squarcio

immateriale,

chirurgicamente inferto

dalla pietà e dall’amore

ogni dannata volta

che ti vedo soffrire!

 

Stati particolari

By Poesia 2 Comments

So come ti senti.

Stai come me quando sogno,

o come Alice,

ma in un altro paese.

Questo continuo andare

da un posto all’altro

senza capire dove siamo,

di corridoio in corridoio,

o per le scale,

quando le scale non ci sono…

Con la mente che oscilla

come fosse una molla,

o una palla che salta

e poi si incolla in alto,

senza rimbalzare.

Anche del corpo

non ci si può fidare:

A volte è lungo e stretto,

a volte corto e molle,

tutto trafitto dal dolore,

che però serve per capire

dov’è la mano e dove il piede

e continuiamo a camminare…

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