Bagnami le radici,
che non sanno
quando sarà
il tempo di bere.
Io mi affido a te,
come l’anthurium
nel vaso rosso,
timoroso del sole…
Quante orchidee,
da noi, sono morte
di incolpevole boria?
Troppo belle, troppo accudite,
ammirate e non capite,
pur adorate
nella schiavitù padronale.
Resta solo
quella ostinata sfacciata
che non dà fiore, ma foglia,
che tu bagni con estrema,
quasi crudele, parsimonia.
Aspettando tempi migliori.
Così fai con me,
vecchio mio amante saggio!
Dammi poca speranza,
quel tanto che basta,
così, credi a me,
vecchio amante saggio,
non affogo nel dolore,
né appassisco di gioia.
Commenti recenti