Dal gran fornice osceno,
partorisce i suoi mostri
il beffardo desino.
Premia a caso o punisce
senza merito o colpa
chi gli accoglie il puttino.
Non pensarci. Da adesso,
lascia scorrere i giorni…
Annaffiandoli d’’oro,
tutti questi dolori,
sai, la pioggia del tempo
li trasforma in ricordi,
in sospiri gli amori.
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