Te ne vai, befana mia,
verso una microluna lontana,
salutata dal coro dei lupi,
incalzati da urgenze d’amore.
Un puntino lassù, controluce,
eppure sei tu, amica strana.
Te ne vai, befana mia,
verso una microluna lontana,
salutata dal coro dei lupi,
incalzati da urgenze d’amore.
Un puntino lassù, controluce,
eppure sei tu, amica strana.
Tu guidi muto
come un manichino
del crash test.
Oscilla la testa
non si sa se dici sì
o dici di no.
La malagevole strada
ci rimanda a secchiate
quel che cade dal cielo.
Perché piove forte,
sordo il tempo all’urlo
dei tergicristallo
e alla loro usura.
Non c’è la possono fare.
Il cielo è così nero…
Come un branco di lupi
si avventa
a sfiancare d’acqua
il ventre scarno
della collina.
Ah, poter fuggire la noia!
Datemi una rotatoria,
voglio cambiare strada,
vita, tempo, dimensione.
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