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Tradimento dei tempi e del tempo

By Poesia 2 Comments

Fa molto male l’illanguidirsi dell’amore,

condivisione forzata

del cattivo umore

e discorsi dal tenore

ambulatoriale,

quando si aspetta,

però nessuno ha fretta,

godendo tutti

della rassegnazione

del mutuato in pensione:

Ci si raccontano i mali.

Questo dunque l’amore,

scandito da bucato comuni,

illusioni, fugaci strette

di grinzose mani.

E poi c’è un caldo epocale,

da telegiornale.

Proibito a noi uscire,

se non si vuol morire.

Una volta luglio

era il mese del mare.

Una spesa avvilente,

di qualità indecente,

la portano a casa

i grandi fornitori,

supermercati

e prodotti bacati.

Perché chi sta a casa

non vale, peggio per lui

se sta male!

Basta che possa mangiare…

Una volta a luglio

noi potevamo amare…

 

La ninfa spiaggiata (acrostico di Luglio)

By Poesia 3 Comments

Luminosa

Umida

Giace

Languida

Impudica

Oceanina

Pubblico oggi il mio acrostico di Luglio, con un bel ritardo, rispetto all’inizio del mese, dovuto a un guasto al computer. La piccola composizione, con le immagini che la precedono, vuol essere un omaggio a Livorno, la città che ospita quest’esule da decine e decine di anni. La foto è opera di Paolo Scarpellini, che, col favore di un bel tramonto, ha saputo cogliere nella massa scura delle Terrazza Mascagni, protesa verso il mare, il languore metamorfico di un’Oceanina spiaggiata.

 

 

A un giovane

By Poesia No Comments

Quando passi dalle mie parti,

porta una cesta come il giovane Bacco,

mele, fichi, uva e melagrana,

orna i capelli con la tua giovinezza

intreccia ai pampini raggi di sole,

inebria le gote di un dolce rossore

e reca il vino per scaldarmi le ossa.

Per me è già dicembre, caro ragazzo,

la fine dell’anno bussa alla porta,

per te, le tue risa e i tuoi neri capelli

è piena estate e il luglio promette

l’amore e le messi e mazzi di fiori.

Portami in dono quella canestra,

così che mi giunga un’eco di gioia,

spartisci con me il tuo calice ebbro

che già nella mano incerto ti trema

così che io trovi nel limo del fondo

almeno il ricordo della mia gran bellezza.

 

Il vascello

By Poesia 2 Comments

La polena.jpg

Hai visto, tu, nostromo,

com’è passato luglio,

con tutti quei progetti

da ricondurre in porto

fendendo il mare piatto

dell’afa cittadina

nel sole color rame

ed il sargasso infido

di certe ostilità?

Qualcosa è sistemato

qualcosa ancor manca,

noi misuriamo il tempo

sulle provviste d’acqua

e sulla resistenza

a fame, caldo e sete,

poi, verso settembre,

il vento muterà…

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