Così per tutto il giorno
nascondemmo parole
con farfalle jacquard
e poi, verso sera,
musicando col plettro
paraventi di liriche soul
su chitarre roventi
di rosso tramonto
(lo steccato sul fondo
friniva di giallo
e pioveva pioveva)
ci levammo quel basco
che copriva i pensieri
e vedemmo apparire
sotto i piedi calzati,
che ballavano in viola
pavimenti crollati,
maledette, abissali
profezie e déjà vu.
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