Mi incontro stasera
posando allo specchio
uno sguardo curioso,
ma anche d’amore
e vedo il dolore,
le stanche enfiagioni
di viola e di giallo
che segnano sotto
i miei occhi guizzanti,
allungati, strizzati,
due splendide tinche
verdastre ed inquiete
a cercare risposte
e a farsi domande.
Son’io quel Picasso
che incontra il suo naso
annusando dal centro
il profilo di un lato
da un molto sconvolto
movimento del collo
per caso guidato?
Biascica il tempo
le scuse avvizzite
di chi mi consuma
il mio dentifricio
o tutto il sapone
e poi se ne va,
lasciando un alone…
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