Che ne diresti, amico,
di fare un po’ di musica?
Io ascolto, tu che sei bravo
suoni. Mandi le mani magre
dietro ai tuoi vecchi sogni
e io, che ti conosco, a volte
li indovino, viatico divino
l’amato tuo Chopin.
Che ne diresti, amico,
di fare un po’ di musica?
Io ascolto, tu che sei bravo
suoni. Mandi le mani magre
dietro ai tuoi vecchi sogni
e io, che ti conosco, a volte
li indovino, viatico divino
l’amato tuo Chopin.
La mia vena profetica,
emorragia di verità
precoci e preoccupanti,
me la vorrei strappare
dovunque sia nel corpo
o intorno al cuore.
Perché non serve a niente
sapere tutto prima
e non avere avuto in dono
altra virtù divina
che l’arte ciarlatana
dell’essere indovino.
Però lo grido forte:
Prevedo la vergogna
e sangue di innocenti
e guerre all’arma bianca
e faide inconcludenti…
Benché non serva a niente
e che non stia al veggente
mutare in nessun modo
il corso degli eventi,
ancora ve lo dico:
È tempo per noi di amare
ed essere accoglienti,
vedere i propri figli
in tutti gli innocenti…
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