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Ubriaca d’infinito

By Poesia No Comments

Io triste

per questo scivolare via dei giorni,

sapendo di mattina le ore fino a sera.

Che importa se si è fatta l’aria lieve

e sotto la città sferraglia greve?

Signora di una casa che è prigione

mi avvito sui miei spazi e mi ci inchiodo

e il sangue scorre piano fino ai piedi…

Madonna di un altare senza santi

intercedo presso me per sopportarmi

e immenso canta da sparuti mantici

quell’organo dai sogni reso grande

che sfonda con le canne tutto il cielo,

visione di etilismo condiviso…

 

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