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Il pensiero

By Poesia No Comments

 

Inerme quasi rotto il cuore

patente sui liquami dell’ora

fa imbibire le sue crepe di creta

dal grigiore ostinato del tempo,

un novembre di cracule e corvi

che fu avaro di cielo e di sole.

E così si consuma la sera,

non diversa dall’inizio del giorno,

con le sue suggestioni angolari.

Con le vesti ormai lacere d’ansia

verso spigoli acuti di muri

si suicida in eterno ritorno

il divino che c’è nel dolore

senza mai lasciarmi morire.

E mi frullano dentro gli aironi

quando grigi nel grigio dei nembi

dal canale spiccano il volo.

Non palude, non mare, non fiume,

una vena nel tempo, il pensiero.

 

Ore 18

By Poesia 4 Comments

campanaro

Però stasera non è male

che il sole del tramonto

non si veda. Certe volte

porta pace al cuore

il grigiore delle nuvole

nel cielo. Uniformità

degli astri e del sentire,

malinconica realtà

del divenire e tu,

mio caro, caro amore,

tu,  che a prima sera,

pentito, mi sorridi,

appeso al dondolio

del tuo umor nero,

come fossero rintocchi

di campane la fluidità

di questo tuo lasciarmi

e il ritornare…

Un’ora

By Poesia No Comments

Un'ora

Il silenzio mi ovatta

sempre verso le cinque

mi sigilla le nari

e mi riempie la bocca

per levarmi il respiro,

sintonia fra il sentire

ed il cielo a quest’ora.

uniforme grigiore,

punteggiato di uova

come un nido di ragno,

di corpuscoli neri,

minimali rumori:

voci in strada, gabbiani,

l’asma stanca del bus.

E le cose qui intorno

in suicidio corale

delle forme nel caos

della luce che scema

in notturna unità,

poi più niente, la mente

è la sola che resta,

solamente la mente…

Alle sei le campane.

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