Settembre stira pigramente
le membra abbronzate al sole rovente.
Stanco è il suo dorso offeso duramente
dal fuoco e dal fango di una deità inclemente.
Vorrebbe rosseggiare lietamente,
strapparsi I capelli rossi cadenti,
adornarsi di pampini i fianchi,
danzare alle piogge argentine
guardando i fossi gonfiarsi
e l’orgoglio delle anatre mandarine
che scendono pigramente
con la prole pasciuta la corrente
e respirare i venti mollemente,
chiudendo l’estate lietamente,
con le ultime rondini al raduno
e partenza di primo mattino.
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