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Nudo femminile

By Poesia 8 Comments

Quante di me

nudità tu vedesti?

Le mie fonti, assetato,

di giovane ninfa

anelasti ed accolto

fra i miei seni moristi,

per risorgere nuovo

al divino connubio.

I miei lombi dischiusi

come petali estivi

tu vedesti scostarsi

e con mani commosse

accogliesti tuo figlio

e l’odore di vita

come fiera fiutasti.

Oh, felice animale!

Che momento fu quello!

Piangevamo ridendo

con i baci sgranati

fra i magnifici denti.

Per lunghissimi anni,

l’amore fluendo,

io fui la tua donna,

con la pelle ben tesa

ed il petto fiorente

e mi avesti al tuo fianco,

così forti e felici

e io così bella

e la ὕβρις sfrontata

da sfidare il divino.

E la νέμεσις eterna

alla fine arrivò

e mi prese le carni,

la mia polpa violata

coi suoi morsi staccò.

Il mio corpo corrotto

or sostiene il tuo sguardo,

il tuo ciglio velato

di dolore e pietà.

Ah, gli amplessi dei corpi

or ridotti a un sospiro!

Or le mani soltanto

tu mi stringi di notte

con amore infinito

e a me misera doni

un’eletta beltà.

Certe volte mi baci

appoggiando la bocca

alle labbra anelanti,

mi ci soffi il tuo fiato

mente imploro in affanno:

“Dammi ancora la vita,

un minuto, pietà…”

 

Domenica di mare

By Poesia 7 Comments

Mi fa il nervoso

la domenica e la gente

che va al mare.

Delirio universale.

Le code per la strada,

per noi gente di costa,

sono una tassa fissa,

una condanna certa,

ma senza aver commesso

niente di irregolare.

Fossero felici, almeno,

ma stanno a litigare,

mentre elegantemente

si levano le scarpe

seduti al marciapiedi,

stremati dallo stress

che costa posteggiare.

La moglie col marito,

la figlia col fratello

e sono già sudati,

del tutto inadeguati

a una giornata al sole.

Poi scendon la ghiacciaia

e il vispo canottino,

il babbo, più dotato,

trasporta l’ombrellone

e la spiaggina bianca

per l’idroterapia

di nonna Rosalia.

La mamma, già in bikini,

sballonzola agitata

l’enorme deretano.

Di cozze l’impepata

e la sua parmigiana

ci penseranno loro

a renderlo più sano?

Avanti, miei prodi eroi,

guru del mordi e fuggi,

maestri di speranza,

visto che il mare è bello,

anche se a breve piove!

Ringrazio  Paolo Scarpellini per la foto che illustra i miei versi. La striscia occupata dai bagnanti è pixelata  per tutelarne la privacy.

 

 

 

 

 

 

 

L’età dell’oro

By Poesia No Comments

età dell'oro firmato

Ahi… di noi cosa resta?

Forse una canzone,

forse nemmeno quella,

una risata, una speranza,

come sole impigliato

fra i capelli, che il vento

passa e se la porta via.

Ti ricordi, amore, quando

eravamo così ubriachi

di quella grande attesa

di essere felici?  E il tempo

che avevamo! E il colore

più verde dei miei occhi

e tu che ci nuotavi dentro,

perso nel gran mare.

Nei nostri corpi snelli,

specchiati alle vetrine,

età dell’oro, onore e gloria

per noi e i nostri figli

illusi vedevamo…

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