Skip to main content

L’ombelico perduto

By Poesia No Comments

Sono tornata qui con la mente,

paese mio che m’hai tradito

e distrutto e vanificato.

Qui, dove un tempo

respirava col tuo ventre teso

l’ombelico del mondo,

proprio il centro perfetto,

dell’origine del tempo,

mio e di tutto il resto.

Sì, poiché più non ti sento

come il meglio

di ciò che chiamo eterno,

né ti desidero, né ti amo,

né più vorrei ritornare,

son venuta a raschiare

dalla grigia roccia degli alpini,

che fu un tempo la cicatrice

del divenire,

con le unghie dell’ansia

fra i tuoi licheni crostosi,

per ritrovare qualcosa,

un frammento di cielo caduto,

lo smeraldo in una goccia

di rugiada, una speranza

almeno, per ricominciare.

 

Quod erat in votis

By Poesia One Comment

cactus lacustre nel tramonto

Di tutto quello che un giorno

di tutto quel che oramai…

Che se poi non tornasse…

Di quei sogni svaniti

palloncini scoppiati

là, più in alto del vento,

del mio cuore anche lui

lacerato. Della vita sbagliata,

dei segreti preziosi

che mi sono svenduta

per avere un sorriso,

del mio muto anecoico

essere sola dovunque…

Di tutto quello che un tempo…

Non m’importa più niente,

io no trovo più un senso,

non desidero niente

e nemmeno rimpiango,

ora a vuoto rimbombo…

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: