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Il pensiero

By Poesia No Comments

 

Inerme quasi rotto il cuore

patente sui liquami dell’ora

fa imbibire le sue crepe di creta

dal grigiore ostinato del tempo,

un novembre di cracule e corvi

che fu avaro di cielo e di sole.

E così si consuma la sera,

non diversa dall’inizio del giorno,

con le sue suggestioni angolari.

Con le vesti ormai lacere d’ansia

verso spigoli acuti di muri

si suicida in eterno ritorno

il divino che c’è nel dolore

senza mai lasciarmi morire.

E mi frullano dentro gli aironi

quando grigi nel grigio dei nembi

dal canale spiccano il volo.

Non palude, non mare, non fiume,

una vena nel tempo, il pensiero.

 

Al susino

By Poesia 6 Comments

veranda

Ti abbandonerò dunque al gelo

col tuo unico ramo proteso,

all’ala dei corvi, nel rigore invernale?

Eppure anche tu, come noi,

fosti meta di api e di voli nuziali,

e fecondo di pallidi fiori

e nutristi l’estate dei cuori

coi tuoi frutti colore dell’oro

rotondi come alate parole

e le antiche promesse d’amore.

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