Come un fiore farfalla
avrei voluto un tempo
volare. Lieve la mente
e la voglia di andare,
strappare il mio stelo
sanguinar conseguenze,
senza mai temere,
rossa di ali inventate,
cielo che m’appartiene,
che poi sarebbe vento
per la portanza alare.
Ma stamattina, ormai,
io mi sento più vecchia,
come un’arpia civetta
che non ha mai volato
e grigia polverosa
di un sonno malato
e ho tanto di quel freddo
in ogni parte addosso
che brucerei nel fuoco
adesso, col cappotto
e quel che indosso sotto.
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