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L’ombelico perduto

By Poesia No Comments

Sono tornata qui con la mente,

paese mio che m’hai tradito

e distrutto e vanificato.

Qui, dove un tempo

respirava col tuo ventre teso

l’ombelico del mondo,

proprio il centro perfetto,

dell’origine del tempo,

mio e di tutto il resto.

Sì, poiché più non ti sento

come il meglio

di ciò che chiamo eterno,

né ti desidero, né ti amo,

né più vorrei ritornare,

son venuta a raschiare

dalla grigia roccia degli alpini,

che fu un tempo la cicatrice

del divenire,

con le unghie dell’ansia

fra i tuoi licheni crostosi,

per ritrovare qualcosa,

un frammento di cielo caduto,

lo smeraldo in una goccia

di rugiada, una speranza

almeno, per ricominciare.

 

Ansia anticipatoria

By Poesia 3 Comments

corona di spine

Un giorno morirà l’ispirazione.

Una brutte cicatrice nera

fasciata di pudore

e la gran voglia di guarire

girata intorno al collo,

un irto tatuaggio di dolore.

Questo resterà della mia voce:

laringectomia del canto,

poi un silenzio atroce.

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