Vista nel contesto
di terremoti, tsunami,
crolli di ponti, inondazioni,
sai, la mia vita
non è poi così male,
ma scavandoci dentro,
se sei molto onesto,
dovrai convenire
che è un po’ troppo per me.
Qualche decagrammo,
se è questa l’unità ,
(ma dev’essere questa,
perché l’usava mia madre, )
qualche dag. in più di quanto
io possa sopportare
e ciò non è leale.
Come sono i sorrisi giusti
per nascondere il pianto?
Quanto mai costerebbero
se mi cadessero i denti
ogni volta che fingo?
Questi sono i miei i giorni
delle cause perse,
ma perse per davvero,
non tanto per dire
e ho male dappertutto
quando ho ragione
e non un cane
che me la da.
A ognuno il suo, tu dici,
a divina misura
delle sue capacità.
E andiamo pure avanti,
ma se non sai niente
e nemmeno mi ascolti,
non dirmi, mio caro,
quanto bene mi va!
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