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Labili confini

By Poesia 2 Comments

Ma ti è scappato il gregge in cielo

stamattina presto presto,

mentre il tuo piccolo cane

abbaiava allegro al vento,

ebbro di sole e primavera?

La vita è un po’ bastarda

e complicata e la felicità,

io penso, una chimera

che appare a caso

quando vuole salvarci

dal morire. Ma nei momenti

rari come questo, in cui

respira il corpo con il cuore

e senti che sei tu il pastore

e che la libertà non ha confini,

non basta l’orizzonte a contenerla

né il numero finito delle ore.

Ringrazio Paolo Scarpellini per il prezioso contributo fotografico, che ha fatto volare la mia ispirazione.

 

 

 

 

Lussekatter

By Poesia No Comments

Santa Lucia,

non buttarmi la cenere

dentro ai poveri occhi!

Sono qui, desta,

ma non per i doni.

Ancora domenica

e il vuoto nel cuore.

La casa dorme,

dorme il mio uomo,

tutto è silenzio,

il nido è ormai vuoto.

Faccio la conta,

va tutto bene:

Il figlio bene,

nella sua casa,

il cane bene,

forse ora sogna,

di correre al mare,

piccolo e fiero

è felice davvero.

Bene sorella,

nipoti bene,

una cugina

guarita da poco,

l’altra sta bene.

Santa Lucia,

non mi accecare,

sai cosa voglio

e mi basta davvero.

Quando mi alzo

ti faccio i biscotti,

almeno uno

lo devi assaggiare!

 

Buon 13 dicembre a tutti, in particolare a chi porta questo bel nome, che a me è sempre piaciuto tantissimo.

 

Avevo sedici anni (ballata popolare)

By Poesia 2 Comments

Ero bella, malata,

bianca, splendente,

quando segretamente

caddi innamorata.

di un uomo assai più grande.

Fu allor che mia sorella

prese a desiderare

un cane ardentemente.

Mia madre lo negava,

mio padre, conciliante,

fece apparire in casa

quattro pappagallini

Non fu la stessa cosa.

Li nutrivamo a turno

con semi piccolini.

Quei carcerati, alati,

di certo disperati

mai vollero cantare.

Vicino alla finestra,

al di qua della gabbia,

anch’io guardavo il cielo,

fingendomi in prigione

e forse già lo ero,

languendo di dolore

invece di volare.

Dei poveri uccellini,

ci fu chi prese un male

e non potè guarire,

chi, coraggiosamente,

prese la via del sole,

non volle più tornare.

Romeo rimase solo

e prese a gorgheggiare

per un intero giorno

e poi morì d’amore.

Io, molto lentamente,

volli dimenticare,

piano guarì il mio corpo,

e, mai del tutto, il cuore.

Ora son qui che vivo

e vivo gorgheggiando.

 

Gioia

By Poesia No Comments

Vorrei esser nata cane

per quei gloriosi mesi cuccioli

quando basta una palla

o il rientro del padrone

per far cantare il cuore

come un chitarrone.

 

 

La casa

By Poesia One Comment

Lasciammo entrare la gioia

dalle finestre spalancate al sole

e mutammo costumi e aspetto

sfarfallando all’improvviso

nonostante lo stupore

che in noi stessi provocava

essere così diversi e praticare

altri spazi, altri tempi…

E ci fu più posto dentro il cuore,

da farci entrare proprio tutto,

persino per un piccolo cane….

E non l’avrei mai detto, caro Giulio!

Il contesto

By Poesia 2 Comments

Io lunga

Vista nel contesto

di terremoti, tsunami,

crolli di ponti, inondazioni,

sai, la mia vita

non è poi così male,

ma scavandoci dentro,

se sei molto onesto,

dovrai convenire

che è un po’ troppo per me.

Qualche decagrammo,

se è questa l’unità ,

(ma dev’essere questa,

perché l’usava mia madre, )

qualche dag. in più di quanto

io possa sopportare

e ciò non è leale.

Come sono i sorrisi giusti

per nascondere il pianto?

Quanto mai costerebbero

se mi  cadessero i denti

ogni volta che fingo?

Questi sono i miei i giorni

delle cause perse,

ma perse per davvero,

non tanto per dire

e ho male dappertutto

quando ho ragione

e non un  cane

che me la da.

A ognuno il suo, tu dici,

a divina misura

delle sue capacità.

E andiamo pure avanti,

ma se non sai niente

e nemmeno mi ascolti,

non dirmi, mio caro,

quanto bene mi va!

 

 

 

Grigio piombo

By Poesia No Comments

Beuta con cielo di piombo

Oggi mi è entrato dentro

tutto il piombo che colava

dalle nuvole del cielo

piombo scuro spesso fuso

che mi ha fuso i neuroni.

E tutti a farmi la diagnosi

di una brutta depressione.

Quale depressione?

Ho lavorato tutto il giorno

come un cane, esigo il diritto

di sentirmi uno straccio

e, siccome ultimamente

mi sono capitate tante cose

non dico brutte, dico disgustose,

se percepisco un movimento

come di tempesta intorno

e un inspiegabile tormento,

chiedo pietà a lorsignori

improvvisati dottori

e il permesso di tenermi

stretto il mio turbamento,

caso mai si trattasse

di un avvertimento…

il mio studio

By Poesia 4 Comments

divano

Musiche d’antan

la California alla televisione,

i suoi vigneti esperti

l’uva che anche qui matura.

Un altro giorno esplora

le strade del tramonto

il mio angolo di solitudine

lento si oscura. Guaisce

il cane della casa accanto

si lacera in quest’ora

il cuore nel rimpianto.

Oggi la tosse

By Poesia 19 Comments

cuore in camicia con arcobaleno firmato

Bark bark,

ho un po’ di tosse,

la camicia da notte

nessuna voglia

di ricominciare

e abbaio rauca

come un cane.

Non è influenza

è disperazione.

Petto lacerato

parto provocato,

la speranza

mi ha lasciato.

Un cesareo svelto

troppo alto

da macello

la punta de cuore

mi ha squarciato.

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