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Genova, non torno!

By Poesia One Comment

Un amore annoiato,

come di un figlio

col genitore malato,

un ombrello, ché tanto

lì pioveva sempre,

più pianto che congiuntivite…

La discesa e poi via Venti,

io, rimbabinita di vetrine

e fare tardi da insolente,

per perdermi il suo sguardo

vagolante, come candela

che si spegne. Per perdermi

quel suo morire piano,

anno per anno, mese per mese,

istante dopo istante.

Così, dopo le gite dai notai,

non sono più tornata, mai,

città mia superba, ma davvero,

che ti apri, mi seduci e non ti dai.

 

La candela di Torri del Benaco

By Poesia 2 Comments

candela sull'acqua.jpg

 

Non so che anno era…

Comprai una candela,

che era troppo bella

per darla al suo destino

e poi lei mi parlava

del luogo dove nacque,

che era là sul lago

dove lasciammo i sogni

appesi come agrumi

in calde limonaie

fra roridi profumi.

Ma è tempo di cambiare,

così dentro a un cassetto

di inutili tesori

che non porterò via

oggi l’ho ritrovata.

Graziata dall’oblio,

le ho dato breve vita:

a morte l’ho incendiata.

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