Brividi di brina
pennellati sul prato
e un vento freddo
che disegna il fiato…
Amami d’inverno,
eterna mia bambina,
la nostra primavera
ancor non è finita!
Brividi di brina
pennellati sul prato
e un vento freddo
che disegna il fiato…
Amami d’inverno,
eterna mia bambina,
la nostra primavera
ancor non è finita!
Questa notte farà freddo,
me lo dice il cielo
di cristallo nero.
Lo vedi come tremano
le stelle? Rientriamo.
La nostra vecchia casa
è tutto ciò che abbiamo
col solario grande esagerato
buono solo per l’estate,
ma affacciato sull’inverno,
adesso.
Poi c’è la camera nuziale
dietro la porta spessa in legno
con la culla pronta
accanto al nostro letto
e ha già il buon materasso
di foglie di castagno.
Tu sei bella, grande e sana
e un giorno, spero presto,
avremo un bel bambino.
E noi staremo lì a vegliarlo,
la finestra col suo occhio
guarda il vicolo stretto.
Tanto tempo fa un angelo
ci è passato attraverso
ed era stato un ragazzino,
portato via dal vento pazzo
marzolino che gli rubò il respiro
e non ci fu nessuna cura
per farlo ritornare.
Tremi? Vuoi che dormiamo
in cucina? Ma la stufa è spenta
ormai da un pezzo. E la porta
dà sull’orto, assediato dalla brina.
Aveva ragione zia Paolina:
“Sposate a Primavera, non adesso.”
E sono stato solo io a volerlo,
asino che sono per amore,
e tu ora tremi…
Oggi non indosserò
la primavera,
proprio
non me la sento.
Il cielo urla
parole di ghiaccio
e lega l’anima
con fili di brina.
Un cappotto pesante
è quello che metto,
dalle tasche bucate
ho perduto i ricordi,
la lana dei giorni,
le tarme del tempo…
Potrà tornare a piedi nudi
un’altra primavera
in questo prato
aspro di brina?
E la mia casa così sola
aprirà come occhi
le finestre al nuovo sole?
La mia porta sarà schiusa
e con l’acqua del disgelo
canterà di vita il cuore?
Ha steso l’inverno
una coltre di brina
sui prati di un tempo…
Un sole azzurrato
asciuga i ricordi
il tormento del vento
congela ogni pianto.
Eppure ritorno,
ostinata ritorno.
Ma ogni luogo è un esilio,
ogni meta un ostello,
non c’è posto per me,
non riposo, non casa.
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