Tristi mattine
degli ultimi giorni,
latte e biscotti,
che a me piace tanto,
e questa mia tosse
che lacera dentro.
Intorno, silenzio
e dalla finestra
il rantolo roco
di una città stanca
che si trascina.
Tu ancora dormi,
avvolto nei sogni
e nel bozzolo stretto
del lenzuolo rubato.
Te ne pendi così,
dal tuo gelso illusorio
di speranze e sorrisi
e la strana certezza
che ci sia sempre tempo
per la vita, l’amore,
per il viaggio in Lapponia
e per me che ho paura,
ma che in fondo
sto bene.
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