Come una margherita
l’alba m’è sfiorita tra le dita
lasciandomi impaniata
nello stupore denso
di un giorno senza senso.
Oggi mi dilania i fianchi
la voracità del tempo,
che mi lacera il corpo,
il cuore, il sentimento.
Nel gorgo di un abisso
dal colore azzurro impuro,
come i lembi pesanti
che pendono dal cielo,
si sgretolano gli anni,
le speranze, il mio futuro.
Son finiti ad uno ad uno
primavera, estate, autunno
e manca così poco ancora
all’esizio rovinoso dell’inverno…
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