Addio borgo
d’un’estate strana
strappata a un corpo
poco accomodante,
addio vacanza
delirante, addio scala
di una fatica esibita
alla curiosità impietosa
della gente, addio mare
che lavavi l’amaro
con il sale, addio sole,
addio cigolio tremolante
del sartiame del mio cuore
così felice, in fondo,
di salpare.
Nota: Ho illustrato questa mia poesia con uno sketch di Riccardo Scarpellini
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