Si consuma della città
l’anima spenta.
In un calmo deserto
di scopi e d’intenzioni
rimangono i palazzi
con i visceri colmi
di fatica di ogni giorno
di rabbia, frustrazioni
e delusioni, il lavoro
dell’uomo, le sue grida.
Sono chiusi anche i bar,
così non berrai, oggi,
raro viandante,
né acqua, né caffè, né vino,
né l’aperitivo a pochi euro
che qui calma il dolore
l’appetito e la voglia
mondana di apparire.
Dove saranno, tutti?
Forse al mare, forse in gita,
a consumare in un giorno
le speranze. Per riprendere,
domani, ad appassire
trasfondendo la vita,
nelle vene sfiancate
di queste grigie strade.
Sempre incisiva ?
Grazie cuoreruotante… sempre gentile!
Grazie sempre a te ?
Bella, e sta molto bene con la foto!
Carina poi la tua firma che sembra una scritta sulla strada ^_^
Grazie, Sara! la mia città, così silenziosa stamattina, mi ha suggerito i versi e, quando mi sono affacciata al terrazzo, ho fermato l’attimo…
Hai fatto bene! ^_^