Manca un’ora e quaranta.
Voglio la mia libertà.
Ma ti rendi conto, madre pazza,
che la felicità
che mi hai donato
quando ti sono nato,
me l’hai levata tu,
giorno per giorno,
con le bugie insensate?
Oggi c’è la primavera
qui intorno e il mare
rigurgita azzurro e sale
nelle onde del canale.
Tutto un giocare,
ancora per poco,
poi il sole andrà a tramontare.
Ti ricordi la prima elementare?
Io, in un anno, ho imparato,
come mi avevi chiesto,
a leggere e a far di conto.
Poi non ti è più bastato.
E ora sto chiuso dentro,
quando basta,
otto ore al giorno,
più l’intervallo del mangiare.
Ora che ho perso il sorriso
e molti dei miei bei capelli,
riesci ancora a gloriarti
di avere un figlio impiegato?
Le madri, a volte, hanno necessità di imporre le proprie idee, senza avere cura di altro
Certe madri sono ostacoli a vita
Complimenti ♥
Rodrigo
Grazie Rodrigo!
amara e disincantata come il comportamento di alcune madri che dimenticano d’essere tali. Bella, ciao