Finalmente hanno spento
il lampione. inesorabile occhio
insonne della notte.
Così io potrò vedere
l’alba, timida di intenso
pallore, ancor bambina,
non come l’aurora,
che tra poco si mostra,
così priva d pudore,
oro, porpora e viola.
E scoprire un dipanarsi
d’azzurro sui muri delle case,
spiando dalle saracinesche
semichiuse per non svegliare
quel che dei sogni rimane
fra le ciglia tue deluse.
E vorrei correre alla torre
in ebbrezza di avventura
e urlare, urlare al mare…