Sta scendendo la sera prestamente
con passo montanaro cadenzato
dal culmine montuoso del mio giorno.
Troppo svelta, troppo bella, troppo vera,
non sente la fatica lungo il fianco?
Non teme che la notte la depredi
degli ultimi splendori del suo cielo?
Se non sospira lei, sospiro io.
Rallenta, mia dolcissima ragazza,
attenua il languimento del tuo canto
e scaglia qualche stella sul mio mondo,
trasformando in speranza il mio rimpianto…
Affinché gli occhi riposino dalla troppa luce cala la notte… Stupenda!