Vorrei parlare di te
quando dormi
e lo farò stamattina
presto, adesso,
quando l’equinozio
di questa primavera
e la rorida aurora
cospargono di rosa
e terra e cielo.
Tu dormi beatamente
con ostinazione d’infante
in totale abbandono
all’estasi del sogno
e se non è una qualità
questa di te, che io canto
e addirittura adoro,
almeno è una piccola cosa
che crea la tenerezza
e ricopre l’amore nostro
di petali di pesco.