E poi ho deciso di accettare
il balzo nel vuoto del futuro
e questo presente destrutturato.
Mai più interagire col destino,
mai più programmare, ma buttarsi
nell’orgia spesso amara della vita.
La profezia non si può contraddire,
non si può fermare il flusso
univoco della freccia del tempo.
Io ci sono fin che ci sono e vivo
come capita, bevendo il veleno
del tempo che passa, giorno per giorno,
e qualche bicchiere di birra, almeno,
a mia discrezione e piacimento
per dimenticare questo lento
affogamento. Per la morte
non c’è né cura, né prevenzione.
Mi piace un sacco questo testo.. lo rileggerò con calma in pausa pranzo
Grazie Cix79! Forse è un po’ indigesto 😉
Queste parole sono molto forti ed efficaci, mi fanno pensare all’azione (complice l’immagine forse) e l’amarezza è solo di contorno. In particolare ho apprezzato questo passaggio:
“La profezia non si può contraddire,/non si può fermare il flusso/ univoco della freccia del tempo.”
Grazie per il tuo commento, lothyely! L’immagine nasce in totale sintonia con la poesia 🙂
Quanto al passaggio che citi, ti dirò che sono convinta che nemmeno la conoscenza del futuro ci consentirebbe di cambiarlo. Grazie ancora e buona giornata!!
Bravissima Silvia, un abbraccio, buona settimana, <3
Grazie, Laura! Buona settimana anche a te. 🙂
🙂